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Alto potenziale cognitivo (APC)

L'alto potenziale cognitivo caratterizza bambini adolescenti e adulti che mostrano una potenziale eccellenza in uno o più ambiti.

La plusdotazione invece si riferisce a persone che dimostrano di avere un intelligenza superiore alla media.

In generale, tutte queste persone necessitano di  essere stimolate nelle aree di eccellenza e, contemporaneamente, di spazio per riflettere su come gestire i propri punti di debolezza.

Spesso i bambini APC non hanno occasione, soprattutto a scuola, di fare esperienza  di come reagire all'insuccesso.

Spesso provano noia perché esposti a insegnamenti per loro troppo semplici e a competenze  già raggiunte.

Soprattutto quando sono più piccoli non possono aver maturato un'idea specifica del diverso funzionamento cognitivo che li caratterizza e quindi giudicano gli altri sulla base del proprio stile di funzionamento senza saper tener conto delle differenze.

Questo li espone a fare una discreta fatica nelle relazioni sociali con i coetanei.

Se sono caratterizzati anche da un funzionamento di tipo autistico queste difficoltà si accentuano e possono portare a vissuti che a un occhio inesperto possono apparire come onnipotenti e eccessivamente grandiosi.

Crescendo quando diventano adolescenti e vengono richieste maggiori abilità sociali e di lettura empatica, molto spesso questi ragazzini sperimentano un senso di grave frustrazione determinata dal sentirsi improvvisamente inabili e inadeguati alle aspettative sociali sia degli adulti che dei coetanei.

 

La consapevolezza può aiutare loro e i loro genitori a comprendere meglio le proprie caratteristiche.

L'intervento è mirato ad aiutarli a capirsi meglio e a elaborare una migliore comprensione del funzionamento degli altri e di strategie relazionali più adeguate.

Disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD)

L’ADHD - Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività - è, come l’autismo, un Disturbo del Neurosviluppo che implica una disregolazione delle capacità attentive e del controllo motorio.

 

Le persone con ADHD sono  caratterizzate da un’importante fatica nella gestione dell’attenzione (per esempio, potrebbero perdere facilmente  le proprie cose, non riuscire a portare a termine le loro attività, spesso procrastinando e/o  dimenticano i propri impegni, faticano a mantenere una  buona organizzazione della vita quotidiana, possono sentire l’esigenza di muoversi molto, faticare a stare seduti, possono sentire i pensieri correre in modo troppo veloce, sentire il bisogno costante di essere impegnati in qualche cosa senza poter mai davvero rilassarsi, e molti altri comportamenti simili).

L’ADHD può caratterizzare il funzionamento di una persona in una sola delle due forme o in entrambe.

 

La co-occorenza fra autismo e ADHD è diventata un argomento di studio e di approfondimento clinico molto importante perché, soprattutto in età infantile, alcuni comportamenti possono sovrapporsi ed essere difficili da attribuire in modo corretto a una o all’altra delle due condizioni.

 

Inoltre, la co-occorenza può determinare un aumento dei comportamenti problematici e una grossa difficoltà nella gestione dell’educazione di queste persone.

 

È importante differenziare le caratteristiche delle due condizioni per poter mettere a disposizione gli interventi più opportuni evitando confusioni e la possibilità di sottovalutare la ricaduta negativa che l’ADHD può avere sulla qualità di vita.

 

Per questo motivo la nostra équipe si è formata sulla diagnosi di ADHD, tramite i test internazionali, e sull’individuazione delle caratteristiche di questo Disturbo del Neurosviluppo e mette a disposizione interventi di diagnosi e presa in carico educativa e psicoterpica.

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Autismo (ASD)e disturbo apprendimento (DSA)

I Disturbi di apprendimento, Dislessia, Discalculia, Disortografia, Disgrafia fanno parte dei Disturbi del Neurosviluppo.

Le persone che ne sono caratterizzate non sviluppano gli automatismi negli apprendimenti fin dai primi anni della scuola elementare.

Si presenta  con una certa frequenza una co-occorenza fra autismo e DSA che implica la necessità di adattare lo stile di insegnamento in modo specifico e con un’attenzione particolare a definire  gli strumenti che possono essere messi a disposizione degli studenti autistici.

 

La nostra équipe mette a disposizione interventi di diagnosi e presa in carico educativa e psicoterpica per bambini, adolescenti e adulti autistici che potrebbero avere o hanno ricevuto una diagnosi di DSA.

 

La nostra èquipe si avvale degli strumenti standardizzati previsti dalle linee Guida Nazionali e internazionali

Disturbo di apprendimento in età adulta

La legge prevede che le persone con DSA abbiano diritto a misure compensative nelle scuole di ogni ordine e grado, all’università e nel mondo del lavoro, con particolare attenzione ai concorsi (DL 9.6.21 N.80).

 

La valutazione è richiesta una sola volta dopo il compimento della maggiore età.

Le persone maggiorenni che hanno ricevuto diagnosi da minori,  necessitano di un aggiornamento della diagnosi dopo il compimento del 18° anno per poter accedere alle misure compensative previste dalla legge.

In entrambi i casi la valutazione ottenuta da adulti non deve essere rinnovata.

La nostra équipe si è specializzando nella diagnosi di DSA in età adulta mirata a offrire questo servizio per tutti gli adulti che riconoscono di avere una difficoltà in questo ambito o che hanno ricevuto diagnosi da minori e desiderano accedere alle misure compensative nel le scuole superiori, negli studi universitari e nel panorama lavorativo con particolare riferimento ai concorsi.

 

La nostra èquipe si avvale degli strumenti standardizzati previsti dalle linee Guida Nazionali e internazionali

La nostra équipe per la valutazione dei DSA in età adulta lavora all’interno dell’équipe ESDìA, n° 204 di Milano, équipe specialistica abilitata  in linea con i requisiti richiesti dall’ATS per l’autorizzazione al rilascio della certificazione di disturbi specifici d’apprendimento.

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